Il cuore del potere politico e culturale di casa Savoia
Palazzo Reale è il cuore della città di Torino ed è stato per secoli il vero e proprio centro geografico, strategico e politicovdella capitale sabauda.
Tappa imprescindibile per una visita nella città e punto di partenza per un tour delle residenze reali, il palazzo è stato la residenza principale dei Savoia, il luogo da cui si Torino si è trasformata da sede del ducato a capitale del regno d’Italia. I suoi cinque secoli di storia si sono stratificati in continui rinnovamenti decorativi, rendendolo una residenza tanto riccavdi opere da lasciare senza fiato.
La sua storia inizia nel 1584, quando Carlo Emanuele I volle edificare un palazzo per la corte che si era stabilita nel palazzoVdel vescovo a seguito del trasferimento della capitale da Chambery a Torino (1563). Il progetto, inizialmente affidato ad Ascanio Vitozzi, fu però realizzato solo dopo la fine della guerra civile (1639-1642).
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La Reggia di Venaria costituisce uno dei più riusciti esempi della “Corona di Delizie”, il sistema di residenze progettate intorno a Torino nelle quali il sovrano fra Seicento e Settecento abitava circa sei mesi l’anno, durante la stagione più calda.
Visitando i magnifici ambienti della Reggia e passeggiando nel suo vasto parco si respira un’atmosfera sospesa tra passato e futuro. Costruita a partire dal 1658 dall’architetto Amedeo di Castellamonte per Carlo Emanuele II, la Venaria Reale comprende il borgo, il parco e i boschi destinati all’attività venatoria. A questa pratica rimandano anche gli affreschi che decorano le stanze, raffiguranti Scene di cacce infernali e Scene di cacce acquatiche entro bizzarre cornici in stucco e le tele del pittore fiammingo Jan Miel nella grande Sala dedicata alla dea Diana, che rappresentano i principali tipi di cacce praticati dal duca e dai suoi cortigiani.
Fra fine Seicento e inizio Settecento Vittorio Amedeo II trasformò il complesso da residenza di caccia a vera e propria reggia, affidando i lavori prima a Michelangelo Garove e poi al siciliano Filippo Juvarra, che rese Venaria un gioiello del Barocco. L’architetto l’arricchì con gli immensi spazi della Scuderia Grande, che poteva ospitare fino a duecento cavalli, della Citroniera, destinata alla conservazione delle piante da frutto durante i mesi invernali, e della Regia cappella di corte (poi detta di Sant’Uberto), un suggestivo ambiente a croce greca modellato dalla luce che raccorda pittura, scultura ed architettura, con pale d’altare di grandi pittori italiani (Sebastiano Conca, Francesco Trevisani e Sebastiano Ricci) e sculture in marmo del toscano Giovanni Baratta. Ma è con la Galleria Grande (1718-72) che Juvarra realizzò il suo capolavoro. Lunga 80 metri, nella galleria è la luce l’assoluta protagonista. Essa filtra dalle finestre su entrambi i lati e dagli oculi aperti sull’imposta della volta e anima le ricche decorazioni a stucco in un costante e mutevole gioco di luci e ombre. A completare la Reggia fu poi Benedetto Alfieri, cui si devono le nuove scuderie e le gallerie di collegamento fra le parti juvarriane.
Per tutto il Settecento, Venaria fu il principale teatro del potere politico e della magnificenza artistica di Casa Savoia. Nell’Ottocento, poi, fu trasformata in caserma, progressivamente abbandonata al degrado e privata dei suoi arredi. Dal 1999 è stata oggetto d’un pionieristico e impegnativo intervento di restauro che ha permesso, nel 2007, la sua restituzione al pubblico e l’allestimento di un articolato percorso di visita, arricchito ogni anno da importanti mostre internazionali di arte antica e moderna.
Il dialogo tra memoria del passato e contemporaneità prosegue anche nei suoi ampi giardini, nel 2019 vincitori del premio “Parco più bello d’Italia”, dove si possono ammirare esposizioni di arte contemporanea, il Giardino delle sculture fluide di Giuseppe Penone, le installazioni di Giovanni Anselmo e di Mimmo Paladino e il complesso della Fontana dell’Ercole, capolavoro seicentesco di Amedeo di Castellamonte.




Informazioni
Piazza della Repubblica, 4 – Venaria Reale (TO)
Telefono: +39 011 4992333
prenotazioni@lavenariareale.it
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