Storia e Bellezza

I Parchi naturali Reali sono visitabili gratuitamente e non richiedono prenotazione. Si sviluppano attorno al Castello della Mandria – Venaria Reale (TO) e alla Palazzina di Caccia di Stupinigi – Nichelino (TO).

Solo a partire dal ‘500 Torino diventa la capitale del ducato sabaudo e, negli stessi anni, dalla Francia giunge la pratica della caccia con i cani e cavalli, la “vénerie”, che necessita di boschi e ampi spazi aperti. Tutto il circondario della città, esclusa la collina, finisce così a costituire il circondario di caccia riservato ai duchi.

La Vénerie nel Barocco: Più di un Divertimento Nobiliare
Si ricorda, en passant, che la vénerie, nell’epoca barocca non era solo un divertimento di nobili oziosi ma una necessità diplomatica: durante le partite di caccia si mostrava al mondo, ricchezza, potenza e abilità strategica, doti tanto più necessarie se si era al vertice di uno stato piccolo e ambizioso.

A partire dai castelli dinastici di Moncalieri e Rivoli, tutti gli castelli feudali intorno a Torino, mettono a disposizione terreni e appartamenti alla Corte. Dai castelli fluviali di Mirafiori e Lucento si irradiavano percorsi lineari, le rotte, fondamentali per la pratica della vénerie.

In periodo barocco questi castelli, troppo vicini alla città, furono presto sostituiti da nuovi fabbricati che costituiranno, insieme alle altre residenze, la famosa Corona di Delizie. Particolarmente vocate per le nuove fondazioni, perché poco adatte alle coltivazioni, risultarono essere le zone a sud del vecchio castello feudale di Stupinigi, boscose e paludose, e i terreni oltre il borgo di Altessano, soggetti alle divagazioni del torrente Ceronda e adiacenti ad un antico altopiano poco popolato.

I Tenimenti di Stupinigi e la Loro Storia con l'Ordine Mauriziano
I tenimenti di Stupinigi, cui si aggiungerà il feudo di Parpaglia e altre terre della Comunità di Vinovo e Candiolo appartenevano in gran parte all’Ordine Mauriziano, evoluzione locale degli ordini cavallereschi gerosolimitani. La decisione di costruire la Palazzina di Caccia ad inizio ‘700, ultimo gioiello della Corona, a Stupinigi ne sancisce la definitiva pertinenza sabauda, in condominio, non sempre pacifico, con l’Ordine. Condominio interrotto solo nel periodo napoleonico allorché gran parte del territorio verrà alienato a privati.

Il recupero successivo da parte dell’Ordine Mauriziano permetterà la conservazione della trama delle rotte e la destinazione agricola, nonostante un affievolito interesse venatorio da parte di Casa Savoia, divenuto poi disinteresse.

Con la Repubblica, ma anche prima, non mancheranno mutilazioni di parti periferiche e la trasformazione di alcune rotte in strade trafficate. Negli ultimi anni il subentro nella proprietà della Regione Piemonte ha invertito in parte questo processo tanto che ancora oggi le antiche rotte di caccia sono percorsi ciclopedonali che si inoltrano tra paesaggi agricoli e forestali.
Gli antichi castelli medioevali, in attesa di restauro, interrompono a tratti la prospettiva.

L'Evolutiva Storia della Tenuta di Caccia della Reggia di Venaria
Simile, all’inizio, poi radicalmente divergente, la ventura della tenuta di caccia della Reggia di Venaria. L’antica borgata rurale di Altessano superiore verrà radicalmente ricostruita nel corso del Seicento per avere la giusta prospettiva per la Reggia, cresciuta sproporzionatamente nella continua rincorsa ai fasti delle altri Corti europee. Il territorio a ovest del palazzo verrà acquisito e trasformato in vasto giardino monumentale con statue, frutteti e peschiere mentre la trama delle allee bordate da filari di pioppi cipressini squadravano il territorio fino a cascine modello costruite ex-novo o verso l’orizzonte, a sottolineare la “vastità” dei domini sabaudi. Un po’ in disparte, sull’altopiano, l’edificio della “Mandria” destinato all’allevamento dei cavalli di Corte.

I Napoleonici stravolsero questo assetto, destinando terre e fabbricati all’esercito.

Il rientro dei Savoia confermò questa destinazione finché Vittorio Emanuele II decise di acquisire la Mandria al suo patrimonio privato, incorporando e cintando altri terreni fino a costituire una tenuta, murata, tra le più grandi in Europa. In essa non più “vénerie”, cioè un gran gioco tra selvatici, cani e cavalieri – ricordiamo che in tale gioco, molto spesso, la preda sfuggiva o veniva risparmiata – ma caccia vera e propria, con tendenza al tiro al bersaglio vivo, soprattutto con il subentro dei privati Marchesi del Vascello.

Il dopoguerra segna anche qui la progressiva alienazione e trasformazione della Tenuta fino all’acquisto del restante da parte della Regione e la trasformazione in parco pubblico.

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Parco naturale La Mandria

Parco naturale di Stupinigi

Parco naturale La Mandria

Il nucleo centrale del Parco naturale regionale La Mandria conserva il parco storico cintato più grande d’Europa: l’area racchiusa fra le mura comprende circa 30 km di percorsi ciclo-pedonali aperti al pubblico ed oltre 20 edifici d’epoca, immersi nella più vasta foresta planiziale del nord Italia che ospita fauna selvatica in libertà.

Ingresso gratuito, pedonale e ciclabile, dalle 8 al tramonto.
Non sono ammessi i cani, neanche al guinzaglio.

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Ingresso gratuito
Visite guidate per gruppi
su prenotazione

Accesso disabili

attivita
Attività didattiche per scuole
Attività per famiglie
su prenotazione
cuffie
Noleggio bici,
e-bike
e bici elettriche
ristorazione
Presso le cascine,
aree bar e ristorazione
servizi
Aree pic-nic libere
cani
Scuderie ed
accompagnamenti in carrozza
cani
Strutture ricettive
Telefono: +39 011 499 3381 – +39 011499 328
Email: info@parcomandria.it
Parco naturale la Mandria
Parco naturale la Mandria
Parco naturale la Mandria
Parco naturale la Mandria

Parco naturale di Stupinigi

Il Parco naturale regionale di Stupinigi, comprende 1732 ettari di aree verdi collegate dalle antiche rotte di caccia aventi come fulcro la magnifica Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Nel Parco si alternano boschi, prati e panorami agricoli.

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Visite guidate per gruppi
su prenotazione
servizi
Aree pic-nic libere
attivita
Attività didattiche per scuole
Attività per famiglie
su prenotazione
cani
Amici a 4 zampe
ammessi al guinzaglio
cani
Strutture ricettive
Telefono: +39 011 499 3381
Email: info@parchireali.it
Parco naturale di Stupinigi
Parco naturale di stupinigi
Parco naturale di stupinigi
Parco naturale di stupinigi
Parco naturale di stupinigi
Parco naturale di stupinigi
Parco naturale di stupinigi
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