Linee barocche per il primo Parlamento italiano

Palazzo Carignano, una delle più originali costruzioni del barocco, si distingue per l’andamento curvilineo della facciata incotto e per l’atrio con le doppie scalinate. La costruzione del Palazzo era stata commissionata nel 1679 a Guarino Guarini, che si ispirò ai disegni di Bernini per il Louvre, da Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano.

La costruzione originaria aveva una pianta a C aperta verso i giardini e le scuderie. Nell’Ottocento venne aggiunto un secondo corpo destinato a ospitare il Parlamento Italiano, con una nuova facciata rivolta verso l’attuale Piazza Carlo Alberto. Palazzo Carignano, con la sua attuale struttura quadrangolare, è dunque un luogo simbolo della storia sabauda e del Risorgimento Italiano. Nel Palazzo sono nati Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II e fu sede del Parlamento subalpino e del primo Parlamento Italiano.

Il piano terreno ospita gli eleganti Appartamenti dei Principi di Carignano con le meravigliose boiseries, mentre le sale del piano nobile, dal 1938, ospitano il Museo Nazionale del Risorgimento.

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A due passi dalla centralissima Piazza Castello, è possibile visitare una delle più importanti dimore barocche europee: si tratta di Palazzo Carignano, un vero e proprio scrigno di tesori artistici, memoria sabauda e del Risorgimento Italiano.
La sua storia inizia nel 1679 quando, a seguito della morte del duca Carlo Emanuele II, nell’incertezza per la sua successione, il cugino Emanuele Filiberto Savoia-Carignano decise di costruire un edificio che rappresentasse la grandezza della stirpe, quasi a proporre un’alternativa alla magnificenza di Palazzo Reale. Fu quindi chiamato l’architetto Guarino Guarini che disegnò un progetto che avrebbe plasmato per sempre l’immagine del barocco piemontese. Fulcro del palazzo, che in origine aveva una pianta a C aperta verso i giardini e le scuderie, in corrispondenza dell’attuale piazza Carlo Alberto, è il monumentale atrio ovale, dal quale si articola il percorso cerimoniale nelle due maniche laterali. Intorno all’atrio si sviluppano due spettacolari scaloni simmetrici che conducono ad un salone ellittico un tempo coperto con una scenografica doppia volta. Lo sviluppo curvilineo delle architetture interne si ripercuote sull’andamento ondulato della facciata, riprendendo come modello il progetto di Gian Lorenzo Bernini per il Louvre a Parigi. Dall’ultimo decennio del Seicento, gli appartamenti divennero spunto internazionale per la decorazione d’interni. Fu affidata al milanese Stefano Maria Legnani la pittura delle volte, affrescate con mitologie che celebravano la figura del principe; Pietro Antonio Garoe e Pietro Somasso provvidero alle decorazioni in stucco, anticipando le forme del rococò francese; Giovanni Luigi Bosso rivestì di intagli e specchi le sale della manica meridionale, che da allora furono chiamate ‘dorate’.
Come ricordano due targhe commemorative, a Palazzo Carignano nacquero Carlo Alberto e suo figlio Vittorio Emanuele II. Con l’ascesa al trono del primo (1831) e il suo conseguente trasferimento in Palazzo Reale, si aprì un nuovo capitolo per la storia del palazzo. Ceduto al Demanio e svuotato degli arredi, trasferiti a Palazzo Reale, al Castello di Racconigi e a Pollenzo, nel 1848 divenne sede del Parlamento Subalpino, allestito nell’antico salone ellittico. Quando, con l’Unità d’Italia, quella sede risultò troppo piccola, si decise di raddoppiare l’edificio che andò a svilupparsi nell’attuale forma quadrangolare, con una nuova facciata rivolta verso piazza Carlo Alberto. In attesa del termine dei lavori, fu costruita un’aula parlamentare provvisoria, collocata nel cortile centrale: lì Vittorio Emanuele II il 17 marzo 1861 promulgò l’atto normativo che sancì la nascita del Regno d’Italia. Nel 1865 la capitale fu trasferita a Firenze e l’aula parlamentare prevista dall’ampliamento ottocentesco non venne mai utilizzata. Da quel momento, il palazzo divenne sede di diverse istituzioni culturali: mentre il piano terreno ospita gli eleganti Appartamenti dei Principi di Carignano, dal 1938 nelle sale del piano nobile è allestito il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.
Informazioni
Via Accademia delle Scienze, 5 – Torino
Telefono: +39 011 5641711
drm-pie.palazzocarignano@cultura.gov.it

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