
Sebastiano Taricco (1641-1710), Elemosina di San Tommaso da Villanova, XVII secolo
In occasione dei rifacimenti ottocenteschi della cappella di San Massimo, venne posto sull’altare un dipinto raffigurante l’Elemosina di san Tommaso da Villanova, realizzato dal pittore di Cherasco Sebastiano Taricco nella seconda metà del Seicento. Tra il 1827 e il 1828, re Carlo Felice acquistò la tela per 1000 lire dalla contessa Polissena Piossasco di Beinasco, vedova di Ignazio Ghiliossi, conte di Lemie. La scelta di decorare il nuovo altare con un’opera seicentesca rispecchia il gusto di Carlo Felice, maggiormente interessato agli antichi maestri piuttosto che agli artisti contemporanei. Inoltre il soggetto della tela, l’arcivescovo di Valencia Tommaso di Villanova che distribuisce l’elemosina ai poveri, poteva essere facilmente confuso con un analogo episodio della vita di san Massimo, patrono di Agliè, a cui era dedicata la cappella.
Dell’opera esiste una versione di minori dimensioni, in collezione privata a Cuneo, realizzata probabilmente dalla bottega di Taricco come modello di riferimento per la realizzazione di altre pale d’altare.