
Copia della Sindone a grandezza naturale
La copia in taffetà e tela della reliquia della Sindone fu realizzata a grandezza naturale nel 1822 per celebrare l’inizio del regno di Carlo Felice, che in occasione della sua ascesa al trono aveva promosso una eccezionale ostensione del Santo Sudario.
La devozione dei Savoia per il “Sacro Lino” risale a tempi antichi. Il Lenzuolo, in cui sarebbe stato avvolto Cristo dopo la Crocifissione lasciando così miracolosamente impressa l’immagine del suo corpo, venne acquistato dai duchi di Savoia nel 1453 da Marguerite de Charny. Poco dopo il 1563, anno in cui la capitale del ducato passò da Chambéry a Torino, il duca Emanuele Filiberto vi trasferì la Sindone, che oggi si conserva presso il Duomo di Torino e viene esposta ai fedeli in occasioni particolari come, ad esempio, durante gli anni giubilari.
Ad Agliè, nella chiesa di Santa Marta, si conserva un’altra copia della Sindone, più antica, poiché risale al 1708 circa.