Palazzo Chiablese
Un appartamento di straordinaria eleganza
L’appartamento più elegante della città
Nel cuore di Torino, un edificio apparentemente austero e senza decorazioni nasconde un tripudio di scintillii dorati, arredi e stoffe colorate: è Palazzo Chiablese, uno tra i più rilevanti esempi del rococò europeo.
I podromi
Costruito a partire dal Cinquecento e originariamente di proprietà della marchesa Beatrice Langosco di Stroppiana, tra Sei e Settecento la dimora fu abitata dai figli cadetti dei Savoia: nel 1642 fu concessa al cardinale Maurizio in occasione delle sue nozze con la nipote Ludovica, ma di questa fase decorativa restano poche tracce.
La residenza del figlio prediletto del re
L’aspetto odierno è il frutto delle risistemazioni volute dal re di Sardegna Carlo Emanuele III per l’amatissimo figlio ultimogenito Benedetto Maurizio. Il suo titolo era duca del Chiablese e questo nome identificò il palazzo nei secoli a seguire. Dal 1753, il primo architetto di corte Benedetto Alfieri ampliò la residenza seicentesca sino ad occupare tutto l’isolato; progettò la nuova facciata verso il Duomo, rimasta però incompiuta, in mattoni a vista, e creò una comoda galleria di collegamento con il Palazzo Reale. Al suo interno, gli ambienti furono distribuiti con una grande attenzione alla funzionalità e decorati da una nutrita équipe di maestranze che rivestirono le pareti con boiseries intagliate e movimentarono le volte con stucchi dalle forme rococò. Sopra alle porte furono posizionati i dipinti dei più raffinati pittori presenti in quegli anni a Torino e, per gli arredi, fu coinvolto il re degli ebanisti, il celebre Pietro Piffetti.
La casa dei principi cadetti
Durante l’occupazione francese, il palazzo divenne dimora del principe Camillo Borghese e di sua moglie Paolina Bonaparte. Successivamente vi abitò re Carlo Felice, che lo preferì al Palazzo Reale. Un ultimo rinnovamento decorativo fu approntato per il matrimonio tra Ferdinando, secondogenito di re Carlo Alberto, e Elisabetta di Sassonia (1850). L’anno seguente, la dimora diede i natali alla prima regina d’Italia, Margherita di Savoia, che proprio in quelle stanze trascorse la sua giovinezza.
Nel Novecento
Nel 1943, i bombardamenti sulla città causarono ingenti danni al palazzo: andò completamente distrutto un prezioso salotto settecentesco e furono danneggiati diversi ambienti, come l’Alcova, restaurata nel 2020. Una parte della residenza è oggi sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino mentre, al piano terra, Palazzo Chiablese ospita le mostre temporanee dei Musei Reali.
- Metà XVI secolo: Il Palazzo viene donato da Emanuele Filiberto a Beatrice Langosco Martinengo
- 1642: Il Principe Maurizio di Savoia vi abita insieme alla consorte, la nipote Lodovica
- 1753: Carlo Emanuele III destina il palazzo al figlio secondogenito prediletto, Benedetto Maurizio duca del Chiablese, chiamando Benedetto Alfieri a riplasmare e ridecorare gli interni
Periodo francese: Il governo francese vi insedia la Commissione Esecutiva di occupazione francese formata da Carlo Botta, Carlo Bossi e Carlo Giulio, detta “dei re Carli” - 1808: Muore il duca del Chiablese e il Palazzo passa alla moglie Marianna di Savoia
- 1824: Carlo Felice eredita dalla sorella il Palazzo e lo trasforma nella sua residenza cittadina
- 1831: Alla morte di Carlo Felice l’usufrutto rimane alla Regina vedova, Maria Cristina
- 1849: Il Palazzo è ereditato da Ferdinando Duca di Genova e rimarrà al ramo Savoia-Genova per tre generazioni
- 1851: Vi nasce Margherita, figlia di Ferdinando e Elisabetta di Sassonia, che diventerà la prima regina d’Italia
- 1941-1945: Il Palazzo subisce notevoli danni per i bombardamenti e molti arredi vanno persi
- 1946: Il Palazzo è proprietà del Demanio dello Stato e sede della Soprintendenza ai Monumenti
- Oggi: dopo un accurato restauro l’appartamento aulico è reso visitabile dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di TO-AT-CN-BI-VC
Margherita di Savoia regina d’Italia 1851 – 1926
Qui nacque e si preparò a diventare la prima Regina d’Italia, sposa di re Umberto I.
Figlia di Ferdinando di Savoia e di Maria Elisabetta di Sassonia.
Trascorre l’adolescenza tra il Palazzo Reale di Torino e la villa di Stresa, residenza materna dopo il secondo matrimonio. Nel 1868 sposa il cugino Umberto di Savoia, erede al trono, e l’anno successivo dà alla luce Vittorio Emanuele principe di Napoli, il futuro Vittorio Emanuele III. La coppia di stabilisce al Palazzo Reale di Napoli e successivamente nella Villa Reale di Monza. Nel 1871 si trasferisce a Roma al Quirinale, dove ricopre un ruolo pubblico accanto al re Vittorio Emanuele II. Nel 1878, alla morte di quest’ultimo, Umberto sale sul trono e Margherita riceve il titolo di prima regina d’Italia. Nel 1900, dopo l’assassinio del marito, ricopre il ruolo di regina madre e trasferisce la sua residenza a Palazzo Margherita (poi palazzo Ludovisi da Piombino) a Roma. Ha avuto un ruolo importante nella definizione della moda e dei costumi dell’epoca.



