Musei Reali
Il cuore del potere politico e culturale di casa Savoia
I Musei Reali, un sistema museale complesso
I Musei Reali, situati nel cuore della cosiddetta Zona di comando, custodiscono le molte storie della città di Torino e della dinastia Savoia. Ne sono parte il Palazzo Reale, la Cappella della Sindone, l’Armeria, la Biblioteca Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, i Giardini Reali e le Sale Chiablese. È uno dei sistemi museali più importanti d’Italia, le cui collezioni spaziano dalla preistoria al Novecento, conservando più di 50.000 manufatti archeologici, 200.000 volumi e 8.000 dipinti e disegni.
Il Palazzo Reale
Il centro dei Musei Reali è costituito dal Palazzo Reale, la cui costruzione fu avviata nel 1584 per volontà del duca Carlo Emanuele I. È qui che si incontrano i principali protagonisti del rinnovamento artistico e culturale di Torino: sovrani, architetti, pittori e scultori che hanno contribuito a modellare il volto moderno della città.
Ben dodici generazioni di sovrani hanno abitato nei sontuosi ambienti del palazzo, trascorrendo le giornate al ritmo del cerimoniale di corte. I celebri architetti Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Pelagio Palagi, chiamati per aggiornare il gusto decorativo della reggia, nel corso dei secoli hanno reso Palazzo Reale una residenza ricca di fascino, unica nel suo genere. Nelle volte dipinte, intagliate e dorate trovano spazio le favole antiche, celebrative del potere di Casa Savoia realizzate dai pittori di corte Jan Miel, Daniel Seiter e Claudio Francesco Beaumont. Dal 1861, Palazzo Reale ha assunto il ruolo di prima reggia dell’Italia unita.
La Biblioteca Reale
L’amore per le arti di Casa Savoia è testimoniato dall’ambizioso progetto di riorganizzazione delle collezioni promosso dal re Carlo Alberto. Nel 1831 fu fondata la Biblioteca Reale, che custodisce antichi manoscritti, codici miniati, incisioni e disegni, tra i quali spicca una preziosa raccolta di autografi di Leonardo da Vinci, tra cui il celebre Autoritratto.
La Galleria Sabauda
Nel 1832 venne istituita la Regia Pinacoteca, oggi Galleria Sabauda, in cui si possono ammirare opere di artisti italiani tra i quali Duccio, Beato Angelico, Botticelli, Mantegna, Bronzino, Veronese e Tiepolo, e stranieri come Memling, van Eyck, Rubens, van Dyck e Rembrandt.
Il Museo di Antichità
Nel Museo di Antichità sono conservati i manufatti archeologici acquistati a partire dalla fine del Cinquecento dai duchi Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I, oltre a reperti provenienti dagli scavi di Augusta Taurinorum e dal territorio piemontese.
L’Armeria Reale
Aperta al pubblico nel 1837, l’Armeria Reale espone una vasta collezione di armi e armature dei Savoia e il Medagliere raccoglie più di 60.000 medaglie, sigilli e monete.
Completano il complesso museale i Giardini Reali, che si sviluppano su 7 ettari. Recentemente restaurati e liberamente accessibili al pubblico, sono la meta ideale per concedersi una pausa al centro della città.
Le Sale Chiablese
Le Sale Chiablese, ospitate al piano terreno dell’omonimo Palazzo, sono destinate alle esposizioni temporanee, con particolare riferimento alla fotografia contemporanea e alle produzioni che i Musei Reali dedicano al loro vasto patrimonio, antico e moderno.
- XVI secolo: Preesistenza del palazzo Episcopale sul sito dell’attuale Palazzo Reale
- 1584: Ascanio Vitozzi progetta la nuova residenza del sovrano, con il il riquadramento della piazza (attuale piazza Castello) e la realizzazione della via Nova (attuale Via Roma)
- 1607: costruzione della Galleria Grande
- 1643-1658: Maria Cristina di Francia affida il cantiere a Antonio Maurizio Valperga che realizza la facciata.
- 1668: Guarino Guarini dà avvio al cantiere della cappella della Sindone
- 1690: Daniel Seyter decora la galleria di Levante che prende il nome di Galleria del Daniel
- 1721-1735: Filippo Juvarra realizza numerosi interventi, tra cui la Scala delle forbici e la sopraelevazione della manica settentrionale poi destinata agli Archivi Particolari del Sovrano
- 1731-1757: Juvarra e Benedetto Alfieri definiscono la zona di comando, sede degli organi di governo, sul lato settentrionale di piazza Castello, strettamente connessi al Palazzo Reale
- 1738-1743: Claudio Beaumont rinnova l’apparato decorativo del palazzo e della Galleria di Levante (oggi Armeria Reale)
- 1835: Palagio Palagi realizza la cancellata in bronzo che delimita la Piazzetta Reale
- 1908: Emilio Stramucci realizza la Manica Nuova attuale sede della Galleria Sabauda
- 1948: Diventa proprietà del Demanio e viene aperto al pubblico
- 2014-2016: Sotto il nome di Musei Reali vengono uniti in un'unica realtà il Palazzo Reale, l’Armeria Reale, la Biblioteca Reale, la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, i Giardini Reali.
- Oggi: l’intero complesso è gestito da Musei Reali di Torino, museo di rilevante interesse nazionale, dotato di autonomia speciale in ambito scientifico, finanziario, contabile e organizzativo del Ministero della Cultura
EMANUELE FILIBERTO duca di Savoia 1528 - 1580
Dopo aver trasferito la capitale da Chambéry a Torino, scelse questo Palazzo come sede della Dinastia.
Figlio di Carlo II il Buono e di Beatrice del Portogallo. Inizia l’attività politica al servizio dell’imperatore Carlo V durante le guerre contro la Francia impegnata nell’occupazione del territorio sabaudo. Dal 1553 al 1580 è duca di Savoia. Nel 1559, con la pace di Cateau-Cambrésis, ottiene la restituzione del ducato, che nei decenni successivi era stato occupato dai francesi, e sposa Margherita di Valois, figlia di Francesco I re di Francia. Sotto il suo governo pone le basi per la ricostruzione amministrativa e militare dell’ancor poco steso, ma agguerrito Stato sabaudo, uno spazio di frontiera, eterogeneo al proprio interno, destinato a consolidare il suo ruolo nelle dinamiche delle alleanze e degli scontri internazionali. Legata a una tale politica è anche la progressiva acquisizione di terreni intorno alla capitale, con cui il duca avvia, di fatto, la costruzione di una serie di residenze complementari alla sede della corte a Torino: la “corona di delizie”. Proprietario del castello di Racconigi dove risiede dal 1560 al 1562, nello stesso anno inizia i primi lavori di trasformazione del fabbricato medievale e nel 1575 lo cede alla marchesa Renata di Baugé contessa e marchesa di Tenda. Nel 1564 acquista da Renato Birago il territorio sul quale sorgerà il castello del Valentino, per poi cederlo temporaneamente, fino al 1577, a Giovanni de Brosses, tesoriere della moglie Margherita di Valois. Nel 1565 acquista il territorio del Viboccone al Regio Parco a nordovest della città e commissiona una risistemazione del parco. Nel 1573 riacquista dal generale Charles Brissac il terreno sul quale sarà edificata la Palazzina di Caccia di Stupinigi.