Grand Chasse Royale
Palazzina di Caccia di Stupinigi
10 Novembre 2024Un percorso tra sequenze del cerimoniale venatorio
Dal 1996 l’attività dell’Accademia di Sant’Uberto è mirata a far rivivere le Residenze Sabaude attraverso la musica che, in età barocca, scandiva i diversi momenti della vita di corte.
Nel XVII-XVIII secolo la caccia reale per antonomasia era la vènerie al cervo, pratica venatoria esercitata a cavallo con l’ausilio di muta di cani da seguita. La Reggia della Venaria Reale prima ed in seguito la Palazzina di Caccia di Stupinigi erano le residenze costruite per sostenere il complesso apparato organizzativo. Nella vènerie l’azione consisteva in una precisa sequenza di fasi, dette anche funzioni, che costituiva un vero e proprio “cerimoniale venatorio”. Le diverse situazioni che l’equipaggio di caccia avrebbe dovuto affrontare sul terreno nel corso dell’inseguimento, anche nel folto della foresta, erano comunicate a tutti i cavalieri per mezzo del corno da caccia, strumento che a partire dal XVII secolo si perfezionò per le cacce reali, offrendo contemporaneamente a grandi compositori l’opportunità d’ impiego anche in orchestra. Nel 2020 l’arte musicale dei suonatori di corno da caccia è stata riconosciuta Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO, pratica rappresentata in Italia dall’Equipaggio della Reggia Venaria dell’Accademia di Sant’Uberto.
Musica da vedere perché le azioni rappresentate nelle tele di Vittorio Amedeo Cignaroli rivivranno attraverso le relative specifiche musiche dell’antico cerimoniale venatorio, eseguite dall’Equipaggio della Reggia Venaria con corno da caccia d’Orléans, tuttora in uso. Il giardino della Residenza sarà animato dalla STCC – Società Torinese per la Caccia a Cavallo, con azioni di caccia simulata, partenza e presa, accompagnate dalla musica. Quella che vedrete quindi, sarà una Stupinigi inedita, che farà rivivere questo aspetto significativo della vita di corte.