Conversazioni a Corte
Palazzo Carignano
5 Ottobre 2023 - 26 Ottobre 2023Intorno a Palazzo Carignano
Artisti ed appartamenti
Si apre il 5 ottobre il terzo ciclo di conferenze Intorno a Palazzo Carignano. Promosso dalla Direzione regionale Musei Piemonte del Ministero della cultura e dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, questo terzo ciclo d’incontri è dedicato ad alcuni fra gli artisti che furono attivi per i Carignano: Van Dyck, Legnanino, Dauphin. Apre il ciclo un’analisi degli appartamenti che i principi vollero nel proprio palazzo nei primi decenni della sua storia. Un’occasione unica per scoprire la storia di uno dei capolavori del barocco torinese ed europeo.
ABITARE IL PALAZZO:
GLI APPARTAMENTI TRA SEI E SETTECENTO
Paolo Cornaglia (Politecnico di Torino – DAD)
5/10 ore 16.00
La “devoluzione” ad usi amministrativi, seguita alla marginalità acquisita dal palazzo dopo il 1831, le trasformazioni in museo e in uffici delle antiche sale ha pressoché cancellato il senso dell’edificio come machine à habiter. L’inventario del 1710, oltre a riferirsi a un solo momento particolare della vita del palazzo, lascia aperte molte questioni. Una ricerca archivistica puntuale ha aggiunto moltissimi piccoli dettagli, a volte anche contraddittori, sull’uso reale del palazzo, sulla destinazione originaria degli appartamenti. Una lettura contestualizzata nel sistema delle residenze della corte sabauda e di quelle europee, alla luce dalla prassi e della trattatistica del periodo.
STEFANO MARIA LEGNANI DA MILANO A TORINO:
UN PITTORE PER PALAZZO CARIGNANO TRA SEI E SETTECENTO
Marina Dell’Omo (storica dell’arte)
12/10 ore 17.00
La carriera del pittore milanese Stefano Maria Legnani nel Piemonte sabaudo prende avvio nel 1694 per concludersi nel primo decennio del
Settecento. L’intervento più consistente è quello della decorazione delle sale di Palazzo Carignano, a fianco dei quadraturisti Giovanni Battista e Gerolamo Grandi. Il risultato è di grande novità nell’ambito degli allestimenti pittorici delle residenze torinesi, un ulteriore tassello a quella pluralità di stili e linguaggi presente a Torino in quegli anni.
CHARLES DAUPHIN A TORINO E I SAVOIA CARIGNANO
Serena D’Italia (storica dell’arte)
19/10 ore 17.00
Attivo per casa Savoia e per i principi di Carignano per quasi un trentennio, il pittore di origine lorenese Charles Dauphin fu, insieme al fiammingo Jan Miel, il grande protagonista del rinnovamento del panorama figurativo torinese del secondo Seicento.
Artista fantasioso e versatile, Dauphin produsse per i suoi committenti pale d’altare, ritratti, elaborate composizioni allegoriche e illustrazioni librarie, in stretta collaborazione con Emanuele Tesauro – storico del principe Tomaso di Carignano e istitutore dei suoi figli – e con altri letterati attivi a corte.
STORIA DI UN RITRATTO. IL PRINCIPE TOMMASO DI CARIGNANO DI ANTON VAN DYCK
Cornelia Diekamp (storica dell’arte)
26/10 ore 17.00
Nel 1634 Anton van Dyck dipinse due ritratti del principe Tomaso di Carignano. Il primo, a cavallo, si trova alla Galleria Sabauda, il secondo, più piccolo e a mezza figura, è perso. La copia più fedele del secondo,
oggi esposta a Palazzo Carignano, sostituisce l’originale appartenuto un tempo al principe Emanuele Filiberto. Dal figlio di questi fu spedito a Vienna su richiesta del principe Eugenio. Lì, nella galleria della sua residenza in città, il quadro occupava un posto rilevante, dialogando con i ritratti dell’imperatore Massimiliano I e Carlo il Temerario, opere di Rubens, e contrapponendosi all’effigie del turco Hajeddin Barbarossa.