Canale Demaniale di Caluso

Comune di Agliè

Un’opera d’acqua che unisce storia, terra e futuro

Costruito nel 1558 per irrigare i campi e alimentare i mulini, il Canale Demaniale di Caluso è una delle opere idrauliche storiche più rilevanti del Piemonte. Attraversando vigne e frutteti, accompagna la vita rurale e riflette il profondo legame tra uomo e natura.

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Il Canale Demaniale di Caluso è molto più di un semplice corso d’acqua: è una delle opere idrauliche storiche più importanti della zona, costruita per irrigare i campi e sostenere l’agricoltura locale. Ancora oggi, il canale attraversa un paesaggio fatto di vigneti, frutteti e campi coltivati, raccontando la storia di un territorio che vive in armonia con la natura e le sue risorse.

Una passeggiata lungo il canale è un tuffo nella vita rurale piemontese, tra silenzi, colori e tradizioni ancora vive.

La sua costruzione risale al 1558, per volere del maresciallo Charles de Cossè Brissac (1507–1563), governatore del Piemonte per conto del Re di Francia. L’obiettivo era portare l’acqua dal torrente Orco al territorio di Caluso e Chivasso, per irrigare le coltivazioni e alimentare i mulini.

Il comprensorio irriguo si estende dal torrente Orco nel Comune di Castellamonte (frazione Spineto), dove il canale ha origine, fino alla Dora Baltea nel Comune di Mazzè, dove termina il proprio percorso. L’estensione è di circa 8.500 ettari, di cui attualmente 7.000 irrigati.

Nel Settecento, il canale passò sotto il controllo dei Savoia, diventando demaniale. Venne potenziato e ingrandito per irrigare anche i campi destinati all’allevamento dei cavalli reali nella Mandria di Chivasso.

Oggi il canale è gestito dal Consorzio di Miglioramento Fondiario, riconosciuto ai sensi del D.M. n. 5805 del 16 ottobre 1940. Dal 1980 è in gestione al Consorzio per conto della Regione Piemonte.

Con la sua realizzazione, nella seconda metà del Cinquecento, il regime idrografico preesistente – formato da rii naturali, la Roggia Ducale, le colature dai Giardini del Castello e i terreni del Tenimento dei San Martino di Agliè – fu completamente trasformato.

Il Canale di Caluso, nel suo percorso, attraversa ambienti agricoli e naturalistici, diventando simbolo del rapporto tra uomo e terra, strumento di sostenibilità, risorsa per l’irrigazione e persino fonte di energia pulita.

Oggi è anche spazio di riflessione sul paesaggio, sulla memoria idraulica del Piemonte e sulla possibilità di fruire il territorio in modo consapevole e rispettoso.

Segui il corso d’acqua che ha cambiato la storia del Canavese

 

Passeggia lungo il Canale di Caluso, tra storia, coltivazioni e natura viva: un viaggio che racconta secoli di equilibrio tra uomo e paesaggio.