Tra storia romana, visioni sabaude e rivoluzioni del gusto

Pollenzo e Bra, uniti dalla storia romana e sabauda, offrono un viaggio tra siti archeologici, monumenti neogotici e tradizioni gastronomiche che fanno di questa zona un angolo unico delle Langhe e del Roero.

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Il Borgo di Pollenzo, che fa parte del comune di Bra, da cui dista solo 5 km, merita una visita senza fretta, al fine di immergersi in una storia che parte da lontano. Luogo di passaggio, ieri come oggi, si trova in una posizione centrale tra Langhe e Roero, da cui si può raggiungere agevolmente la collina circostante.

L'antica Pollentia, questo il nome del borgo in epoca romana, era il centro abitato più grande tra Alba Pompeia e Augusta Bagiennorum (l'odierna Bene Vagienna). Di epoca romana è ancora visibile l’Anfiteatro, le cui vestigia sono state inglobate da una serie di case private costruite attorno al corpo centrale, mantenendo così intatta la pianta dell’antico insediamento. A partire dal 1762, divenne proprietà di Casa Savoia. Nel 1832, Carlo Alberto acquistò il Castello di Pollenzo e diede il via a una radicale trasformazione degli spazi del borgo.

Piazza Vittorio Emanuele II, patrimonio UNESCO, è il cuore del Borgo, sulla quale si affacciano i principali monumenti e dalla quale si intravede l’ingresso del Castello, oggi residenza privata. Sulla piazza si erge la Chiesa di San Vittore, progettata dal Melano per volere di Carlo Alberto, un campionario di soluzioni architettoniche neogotiche, con guglie, decorazioni e affreschi all’interno.

Di fronte alla chiesa è possibile ammirare il Complesso Albertino, al cui interno troviamo una corte, le sale dell’Università, la Banca del Vino e la Torre, l’ultima delle iniziative architettoniche avviate da Carlo Alberto. Proseguendo nel Complesso, attraverso il parco dell’Albergo dell’Agenzia, si raggiungono i resti del Teatro romano.

Oltre a Pollenzo, è occasione di scoperta anche la città di Bra, con le sue passeggiate, le chiese barocche, i caffè storici e i prodotti tipici. Cuore del Barocco Piemontese, offre uno spaccato sull’architettura aperta del XVIII secolo, il cui testimone d’eccellenza fu Bernardo Antonio Vittone. Celebre anche per aver dato i natali a San Giuseppe Benedetto Cottolengo, personaggio di spicco della Torino dei Santi Sociali, a cui è dedicata una statua nella piazza centrale della cittadina. Bra offre anche vivaci momenti culturali attraverso i musei cittadini, tra cui il Museo Civico Archeologico di Palazzo Traversa, il Museo Craveri, il Museo della Zizzola, simbolo della città, e il Museo del Giocattolo.

Tra i prodotti tipici, merita un encomio la Salciccia di Bra, prodotta con carne di vitello per Regio Decreto di Carlo Alberto. Proprio a Bra è nato il Movimento Slow Food, fondato nel 1986 da Carlo Petrini, oggi celebre a livello internazionale, che ha rivoluzionato la cultura gastronomica, riportando l’attenzione sulla qualità, sulla lentezza, sul rispetto della tradizione e della biodiversità.

Vivi l’eleganza di Pollenzo e la vitalità di Bra

 

Scopri due perle del Piemonte tra Langhe e Roero: storia romana, cultura sabauda e gusto contemporaneo ti aspettano per un’esperienza autentica.