Residenza di caccia e d’amore

Edificato durante la creazione della Venaria Reale per l’allevamento delle cavalle di razza, venne in seguito destinato da Vittorio Emanuele II ad uso abitativo, divenendo ben presto sua residenza e luogo prediletto. Legato alle diverse attività venatorie del sovrano, qui il re poté coltivare, lontano dai doveri di corte, le sue molteplici passioni e il grande affetto rivolto a Rosa Vercellana, alla quale fu destinato il castello. Gli Appartamenti Reali, perfettamente arredati e conservati, sono costituiti da 20 ambienti di carattere intimo e familiare, che rivelano le scelte e il gusto del sovrano. Alla realtà storica si aggiunge ora l’importanza e il valore del patrimonio naturalistico del parco, con percorsi escursionistici fra alberi centenari e piccole perle architettoniche.

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Il Castello della Mandria, immerso nel verde dell’omonimo Parco Regionale a pochi chilometri dalla Reggia di Venaria, venne scelto da re Vittorio Emanuele II di Savoia per coronare il suo sogno di amore con Rosa Vercellana (detta la Bela Rosin), nominata contessa di Mirafiori e Fontanafredda. Nel 1853 il re decise di trasformare le antiche scuderie, progettate agli inizi del Settecento da Michelangelo Garove per l’allevamento dei cavalli di razza, in una Residenza divenuta presto suo luogo prediletto. A questo scopo, nel 1863, l’ampia tenuta venne acquistata direttamente dal sovrano per 200mila lire. Il muro di cinta alto 3 metri e lungo circa 30 chilometri delimitava l’area destinata alle attività venatorie e proteggeva il sovrano dagli sguardi indiscreti.
I lavori di adeguamento del Castello, diretti dagli architetti Barnaba Panizza e Domenico Ferri, furono condotti in tempi brevi, tra il 1860 e il 1863. Il nuovo Appartamento Reale, progettato al di sopra delle antiche scuderie rivolte verso la Reggia, si sviluppa in un’enfilade di venti sale, distribuite seguendo un lungo corridoio.
La regìa di Ferri, subentrato a Palagi nella carica di Decoratore Regio, riguardò ogni aspetto: numerose maestranze furono impegnate per le forniture di mobili, dipinti, tappezzerie, tessuti e suppellettili. Carlo, Placido e Domenico Mossello, Felice Vigna e Francesco Gonin decorarono i soffitti con pitture raffiguranti elementi floreali, soprattutto rose, e favole allegoriche che alludono a temi amorosi. Gli arredi furono realizzati dalla Ditta dei Fratelli Levera secondo uno stile innovativo e moderno, capace di coniugare insieme il lusso e la comodità.
Il carattere quotidiano e familiare degli appartamenti rivela gli aspetti privati della vita di coppia del sovrano e della Bela Rosin che, lontano dai doveri di corte, scorreva tra gli accoglienti salotti e le battute di caccia nell’immenso parco ancora oggi popolato da cervi, daini e cinghiali.
Alla morte di Vittorio Emanuele II, prima il Castello e poi la tenuta divennero di proprietà dei marchesi Medici del Vascello (1882-1887), che trasformarono lentamente la riserva venatoria in un’azienda dedita all’agricoltura e all’allevamento. Il recupero del complesso fu avviato dopo il 1976, quando parte della tenuta fu acquistata dalla Regione Piemonte che istituì l’area protetta del Parco della Mandria, al fine di tutelare e valorizzare l’ingente patrimonio naturalistico e culturale, ora godibile con percorsi escursionistici fra alberi centenari e piccole perle architettoniche.
Nelle sale degli Appartamenti Reali, espressione di un prezioso e compiuto progetto decorativo di metà Ottocento, aderente a un modello borghese d’impronta europea, si respira ancora l’atmosfera intima e raccolta voluta da Vittorio Emanuele II, grazie al recente riallestimento condotto sulla base di un inventario del 1879.
Recentemente gli Appartamenti Reali sono passati in gestione al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
Informazioni
Viale Carlo Emanuele II, 256 – Venaria Reale (TO)
Telefono: +39 011 499 2333
prenotazioni@lavenariareale.it

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visita

Visita libera
Visite guidate
Visite a porte chiuse

Visite guidate per gruppi

Accesso disabili

attivita

Attività didattiche per scuole
Attività per famiglie

servizi

Affitto spazi per eventi privati

cani

Nel parco della Mandria è vietato l’accesso con i cani, anche al guinzaglio

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