Biblioteca
È una delle più importanti istituzioni culturali della città: la Biblioteca Reale conserva oltre 200.000 volumi, 4.500 manoscritti e oltre 3.000 disegni di grandi maestri tra i quali Leonardo Da Vinci e Michelangelo.
Costituita a partire dal 1831 per volere di Carlo Alberto, dopo la Seconda guerra mondiale, con il passaggio allo Stato dei beni di Casa Savoia, la Biblioteca Reale diventò un luogo di ritrovo pubblico per studiosi, bibliofili e turisti.
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Non tutti sanno che una delle più iconiche opere del Rinascimento è conservata a Torino: si tratta del celebre ritratto di vecchio, considerato l’Autoritratto di Leonardo da Vinci, custodito presso la Biblioteca Reale. Con i suoi 200.000 volumi, 4.500 manoscritti, 3.055 disegni, 187 incunaboli, 5.019 cinquecentine, 1.500 pergamene, la Biblioteca Reale è una delle più importanti istituzioni culturali della città, un luogo nel quale i visitatori si incontrano con gli studiosi tra gli scaffali di una suggestiva galleria creata per celebrare il sapere.
La Biblioteca Reale fu istituita da re Carlo Alberto di Savoia, che già dal 1831 aveva deciso di implementare la biblioteca di corte inviando in ogni angolo d’Europa i suoi collaboratori con l’intento di acquistare volumi antichi e moderni, codici miniati e documenti che trattassero dei diversi campi del sapere. Culmine della lungimirante campagna di acquisti fu la conclusione, tra la fine del 1839 e l’inizio del 1840, della trattativa con Giovanni Volpato per ottenere la preziosa raccolta di oltre 1500 disegni di grandi maestri italiani e stranieri, tra i quali Michelangelo, Perugino, Rembrandt e Leonardo da Vinci. La crescita della collezione rese necessario l’allestimento dei volumi in un spazio destinato specificatamente a questo scopo: nel 1842 fu così inaugurata l’attuale sede, al piano terra dell’ala di levante di Palazzo Reale, sotto la Galleria Beaumont. Il progetto fu affidato a Pelagio Palagi e le scaffalature realizzate dagli ebanisti di corte sotto la guida esperta di Gabriele Capello, detto il Moncalvo, mentre la volta dipinta a grisaille si deve ai pennelli di Angelo Moja e Marcantonio Trefogli.
Meta ambita da studiosi e visitatori fin dalla sua fondazione, ancora oggi la Biblioteca – entrata a far parte del complesso dei Musei Reali di Torino – mantiene la duplice funzione di luogo dedicato allo studio e sito di interesse culturale. Tra il 1998 e il 2004 è stata ampliata con due nuove sale espositive dove vengono periodicamente organizzate mostre tematiche che ne valorizzano il prezioso patrimonio.





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