Archivio di Stato

Luogo strategico per la conservazione e la consultazione dei documenti relativi allo sviluppo politico e territoriale dello Stato Sabaudo, il Palazzo degli Archivi è collegato a Palazzo Reale attraverso l’edificio che oggi è sede della Prefettura.
Fu re Vittorio Amedeo II a predisporre la riorganizzazione dei luoghi del potere nell’ottica di migliorare l’efficienza della gestione dello Stato.

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83 km di scaffalature costituiscono l’immenso patrimonio dell’Archivio di Stato di Torino, una miniera di informazioni sui 1300 anni di storia del Piemonte e d’Europa. Già dai secoli XII-XIII i Savoia avevano iniziato a raccogliere nell’antica capitale di Chambéry le carte più importanti. Con lo spostamento della capitale a Torino, nel 1564 il duca Emanuele Filiberto vi fece trasferire anche la documentazione, che trovò spazio prima in Palazzo Madama e poi nel Palazzo Ducale. Fondamentali per la legittimazione del potere, nel corso dei secoli le carte furono trasportate di luogo in luogo per ripararle da guerre e calamità.
Nel 1731 l’architetto Filippo Juvarra ricevette l’incarico per un edificio interamente dedicato agli archivi, da posizionare nel cuore della ‘Zona di Comando’ ideata da Amedeo di Castellamonte. La realizzazione di un palazzo con tale destinazione costituisce un’eccezione nel panorama europeo e si inserisce nel solco delle riforme condotte da re Vittorio Amedeo II per una efficiente gestione dello Stato. In quest’ottica, risultava strategico non solo conservare, ma anche agevolare la consultazione dei documenti relativi allo sviluppo politico e territoriale dello Stato sabaudo; l’archivio nacque pertanto collegato a Palazzo Reale per mezzo di una lunga galleria, tuttora esistente e percorribile, che attraversa le antiche Segreterie di Stato, oggi sede della Prefettura e della Città Metropolitana. L’interno si presenta composto da cinque moduli centrali, costituiti da tre sale sovrapposte arredate con grandi guardarobe in noce, e da due moduli laterali a cinque piani, dove si situano gli scaloni e alcuni locali di servizio. L’esterno fu decorato con un ordine di lesene giganti, in una ideale corrispondenza tra il rigore architettonico e la razionalità dell’ordinamento interno. L’Archivio divenne così una moderna istituzione, la cui efficienza e utilità sono ancora oggi apprezzate dagli studiosi che lo frequentano, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Il complesso sistema archivistico è oggi organizzato nella sede del palazzo juvarriano di Piazza Castello e in quella dell’ex Ospedale di San Luigi Gonzaga in via Piave 21.
Informazioni

P.za Castello, 209, 10124 Torino (TO)
Telefono: 011 562 4431

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