Regia Zecca
Sede dell’officina per la realizzazione delle monete e luogo di incisione delle medaglie, il palazzo della Regia Zecca fu attivo dal 1677 fino al 1870, quando a seguito dell’Unità d’Italia, le Zecche regionali cessarono la loro produzione.
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Il palazzo, oggi sede di un commissariato di polizia, diede il nome alla via oggi nota come via Verdi, aperta vicino a piazza Castello nel 1669 per volere di Carlo Emanuele II su disegni di Carlo di Castellamonte. Adiacente all’Accademia Reale, dal 1677 l’edificio ospitò la Zecca che dal 1297 aveva avuto sede in via Cappel Verde. La scelta di spostare l’istituzione nel cuore della Zona di Comando dipendeva dalla volontà di includere in un’unica area le strutture amministrative e burocratiche più importanti per l’esercizio del potere.
Il palazzo non ospitava solo l’officina per la realizzazione delle monete, regolamentata dalle leggi sabaude, ma faceva parte della Zecca anche un gabinetto d’incisione in cui si lavoravano le medaglie, i punzoni e i coni necessari per la fabbricazione delle monete.
Dal XVIII secolo vi lavorarono due generazioni di importanti incisori appartenenti alla famiglia Lavy, i cui componenti furono attivi tra Torino e Parigi: Amedeo fu l’autore della moneta creata nel 1800 per celebrare, durante l’epoca della Repubblica Subalpina, la vittoria di Napoleone Bonaparte alla battaglia di Marengo.
A seguito dell’Unità d’Italia, diverse Zecche regionali furono soppresse per mantenere solo quelle di Roma e Milano: nel 1870 l’istituzione torinese cessò così di esistere.
Informazioni
Via Giuseppe Verdi, 11 – Torino (TO)
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