Salone d’Ercole

L’itinerario del Castello di Racconigi si apre con il Salone d’Ercole, una sala da ballo che per la sua ampiezza e la sua decorazione rappresenta uno degli ambienti più spettacolari della residenza. Quando, nel 1756, Giovanni Battista Borra iniziò il riallestimento del Castello di Racconigi, una delle sfide più importanti che dovette affrontare fu proprio la configurazione del salone, che avrebbe dovuto occupare in altezza tre piani del palazzo. Si trattava di un ambiente centrale per la vita di corte, rimasto incompiuto dal progetto seicentesco di Guarino Guarini. Nei palazzi torinesi, in quegli anni trionfava la decorazione rococò ma Borra, che era appena rientrato da una esplorazione archeologica a Palmira (Siria) e da un soggiorno a Londra, optò per un maestoso stile classicheggiante. La volta è dipinta a lacunari con uno spettacolare effetto di illusione prospettica, e fu verosimilmente realizzata dai fratelli Pozzi nel 1759. Alle pareti l'apparato decorativo realizzato in stucco dal luganese Giuseppe Bolina dichiara l’ispirazione antica. Nel registro inferiore furono posizionate sculture con le Fatiche di Ercole, andando a celebrare il principe di Carignano nelle vesti dell’eroe. Al livello superiore furono invece collocati trofei di caccia e di guerra. Tra i due livelli, una fascia decorata a onda continua (o ‘a can corrente’), una tipologia in uso sin dall’antichità, richiama ancora il mondo classico. Nella tribuna, appoggiata su sei colonne di ordine ionico, si posizionava l’orchestra e perciò fu chiamata ‘Loggia dei musici’.

Castello di Racconigi