Sala Tuscolana
Presso il Castello di Agliè, alcune importanti collezioni di antichità testimoniano la passione per l’archeologia dei sovrani Maria Cristina di Borbone e Carlo Felice di Savoia. In particolare, la Sala Tuscolana fu creata al piano terra della residenza, a occidente del Salone d’onore, come piccolo museo dedicato alle antichità. L’ambiente raccoglie gli oggetti rinvenuti negli scavi di Tuscolo, presso l’odierna Frascati. Lì, i sovrani possedevano la “Ruffinella”, una villa già esistente dal 1578 che passò di proprietà dal fratello di Napoleone Bonaparte ai Savoia. L’area fu interessata da una prima esplorazione archeologica ad opera di Luciano Bonaparte tra 1804 e 1820; seguì poi l’incarico (1825-1829) affidato a Luigi Biondi da Carlo Felice e altre indagini furono compiute da Luigi Canina per volere di Maria Cristina (1838-1843). Una selezione delle opere lì rinvenute furono trasportate ad Agliè, dove Giacomo Spalla e Pietro Cremona si occuparono della loro sistemazione dal 1827. Sulle pareti della sala Tuscolana furono allestiti i frammenti di affreschi e i rivestimenti decorativi in terracotta, mentre le statue, come quelle di Augusto e di due togati, furono collocate su piedistalli. Anche il pavimento in tessere di marmo bianche e rosse proviene dagli scavi: fu recuperato dalla “casa dei Cecilii” scoperta nel 1838.