Sala dei Saettatori Famosi

L’anticamera dei Saettatori famosi è un piccolo ambiente di destinazione privata realizzato intorno al 1669 e facente parte, insieme all’adiacente alcova e al gabinetto di toeletta, dell’appartamento verso il giardino. Le sale erano in origine destinate alla Madama Reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, seconda moglie del duca Carlo Emanuele II. La volta celebra storie di arcieri (“Saettatori”) famosi, affrescate all’interno di cartelle in stucco riccamente ornate con motivi vegetali e con giochi di puttini. La scena meglio conservata si trova nell’ottagono centrale: il centauro Chirone, figura mitologica metà uomo e metà cavallo nata da Crono e Filira, insegna alla figlia Nippe l’uso dell’arco. Come nelle altre sale affrescate all’interno della reggia, il rimando principale è all’arte della caccia, declinata in tutti i suoi aspetti. Gli affreschi furono realizzati da Giovanni Paolo e Giovanni Antonio Recchi intorno al 1669 mentre gli stucchi sono opera del luganese Bernardino Quadri.
Dai documenti antichi si apprende che l’anticamera in origine aveva un pavimento in legno, e non in cotto come si vede oggi, ed era riscaldata da un caminetto in marmo. La tappezzeria di taffetà cremisi che riveste oggi le pareti rimanda a quella descritta nei documenti. La sala non conserva gli arredi originali, tuttavia per il suo riallestimento sono state scelte opere che evocassero sia la sua funzione di anticamera che la Madama Reale. La scrivania in legno di palissandro con intarsi di ebano e avorio presenta sul ripiano il monogramma intrecciato di Maria Giovanna Battista. Il dipinto di Antiveduto Gramatica rappresentante la Musa Urania, protettrice della geometria e dell’astronomia, richiama invece gli ampi interessi culturali della duchessa. Nella sala vi sono anche due dipinti che ricordano la prima Madama Reale, Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I e madre di Carlo Emanuele II.

Reggia di Venaria