Galleria Grande

La Galleria Grande (come denominata storicamente) o Galleria di Diana (come nota in anni più recenti) è il simbolo della Reggia di Venaria e capolavoro dell’architetto Filippo Juvarra.
Dal 1716, l’architetto messinese mise mano alla galleria nel contesto di un generale ampliamento della residenza verso il borgo cittadino, con nuove strutture disposte lungo un asse ortogonale rispetto all’edificio seicentesco. Con la progettazione juvarriana, la residenza dismetteva i panni seicenteschi di luogo di piacere per adattarsi alle esigenze rappresentative della vita di corte, una reggia destinata a lunghi periodi di permanenza. La galleria rappresentava un passaggio aulico e solenne tra gli appartamenti dei sovrani nel settore sudovest e quelli dei principi ereditari disposti nel padiglione a levante, in un percorso che culmina nella Cappella di Sant’Uberto. La galleria divenne il fastoso luogo atto ad ospitare i più importanti riti sociali della corte, un lungo tempio trionfale per la celebrazione del potere.
Fu questo uno fra i primi incarichi ufficiali svolti dall’architetto per Vittorio Amedeo II di Savoia. Juvarra dovette proseguire i lavori intrapresi dal suo predecessore Michelangelo Garove, morto nel 1713. I lavori alla galleria erano stati avviati nel 1703, poi sospesi durante l’Assedio di Torino del 1706, ripresi nel 1708 e rinnovati da Juvarra tra il 1716 e il 1728, infine completati sotto Benedetto Alfieri dopo il 1739.
L’architetto messinese modificò il progetto garoviano inserendo grandi arcate aperte verso i giardini, creando così uno spazio ricolmo di luce e in comunicazione diretta con il verde circostante, quasi un diaframma tra gli interni e l’esterno. Sulle superfici della galleria fu abolito il colore, in modo tale da esaltare la luminosità dell’insieme: la decorazione fu eseguita a stucco e affidata a più riprese alle équipes di Pietro Filippo Somasso, Giuseppe Bolina, Antonio Papa e Giovambattista Sanbartolomeo. Le pareti furono scandite con lesene a capitelli compositi, tra le quali secondo il progetto juvarriano dovevano essere posizionate sculture su piedistalli. Sulla volta, terminata durante il regno di Carlo Emanuele III, la celebrazione iconografica previde cinque riquadri figurati dedicati alla gloria del regno. Il pavimento marmoreo è stato ricostruito nel 1995 sul disegno juvarriano del 1720, dal momento che l’originale fu smontato e portato a Torino durante l’occupazione francese.

Reggia di Venaria