Galleria di levante
Collocata al piano nobile, la Galleria verso levante venne realizzata nell’Ottocento nell’ambito degli ammodernamenti promossi da re Carlo Alberto che elesse Racconigi a sua dimora prediletta. L’ambiente ha funzione di collegamento degli appartamenti degli ospiti posizionati ad est. La sua costruzione fu affidata dal sovrano a Ernesto Melano, che allestì questa galleria e quella adiacente, denominata Galleria dei ritratti. In origine entrambe erano decorate con paesaggi e vedute affrescate dal pittore Angelo Moja, coperte da intonaco all’inizio del Novecento.
La lunga manica ospita alle pareti una numerosa raccolta di ritratti, oltre a busti in marmo otto-novecenteschi. Tra questi non possono mancare le effigi dei più importanti membri di Casa Savoia dell’epoca: Carlo Alberto e il primo re e la prima regina d’Italia, Vittorio Emanuele II e Margherita. I dipinti, invece, testimoniano l’interesse dei Savoia per la genealogia della loro casata. Il Castello di Racconigi vanta infatti una importante raccolta di più di 1800 ritratti, radunati nel Novecento da re Umberto II e celebranti l’iconografia di Casa Savoia e i suoi rapporti con le maggiori dinastie europee.
Tra le opere più antiche allestite nella galleria vi è il Ritratto di Carlo Emanuele I in armatura, duca dal 1580 al 1630. Figlio di Emanuele Filiberto, fu il capostipite del ramo cadetto dei Savoia, da cui discenderà secoli dopo il re Carlo Alberto.
Completano l’arredo dell’ambiente alcuni mobili seicenteschi: insieme ai “taboretti” e alle “cadreghe” rivestite di velluto damascato e arricchite da curiose testine antropomorfe sono presenti tavoli a muro con ripiani in scagliola. Questa particolare lavorazione, eseguita a gesso e pigmenti colorati, aveva lo scopo di imitare i ben più preziosi intarsi in marmo e pietre dure.