Sala di Amedeo VIII

Il Gabinetto di toeletta è un ambiente situato al secondo piano del Castello di Rivoli, all’interno della torre sud-est, risalente alla fase di rinnovo dell’edificio sotto la guida dell’architetto Carlo di Castellamonte. Meglio noto come Sala di Amedeo VIII per via degli affreschi realizzati sulla volta e lungo le pareti da Isidoro Bianchi, è uno degli ambienti più significativi della residenza. Si tratta infatti dell’unica sala che ha mantenuto la decorazione seicentesca. Il progetto iconografico intendeva celebrare il potere dei duchi sabaudi, mediante l’esaltazione delle vicende di Amedeo VIII, primo duca di Savoia dal 1416 al 1440. Allo stesso modo, la raffigurazione lungo le pareti delle allegorie dei fiumi (Po, Rodano, Bormida, Dora Baltea, Var, Yverdon, Isère) e delle province (Savoia, Aosta, Nizza, Chiablese, Cuneo) dello stato sabaudo intendevano ribadire l’estensione del ducato.
Oltre alla Sala di Amedeo VIII, nell’arco di un decennio (1623-1633) all’équipe di Isidoro Bianchi, largamente impiegata anche nel Castello del Valentino, fu affidata la decorazione di altri tre ambienti, tra cui il Salone centrale. Tutti questi affreschi, ad eccezione di pochi lacerti, andarono perduti nel 1693 a causa degli incendi provocati dall’invasione delle truppe francesi. Una traccia di queste devastazioni è ancora oggi visibile nei graffiti incisi dai soldati sull’alta zoccolatura dipinta a finto marmo nella Sala di Amedeo VIII.

Castello di Rivoli