Camera di Madama Reale
L’ambiente fu allestito tra 1708 e 1715 come camera da letto del nuovo appartamento di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, seconda Madama Reale, celebrata dalla spettacolare volta dipinta in quegli anni dal ligure Domenico Guidobono. La sala aveva soprattutto una funzione di rappresentanza: era il luogo in cui la duchessa riceveva in udienza i principi e le principesse forestieri e, inoltre, ogni mattina vi si svolgeva la cerimonia del risveglio e della vestizione, un complesso rito cui assisteva una selezionata cerchia di cortigiani.
In base all’inventario dei beni stilato alla morte di Maria Giovanna Battista nel 1724, sappiamo che l’ambiente era il più ricco di tutto l’appartamento. All’epoca era arredato con uno sfarzoso letto a baldacchino con parati che venivano cambiati in base alla stagione. Sulle pareti, l’inventario cita la presenza di numerosi specchi e intagli dorati che rendevano l’ambiente ancora più lussuoso. Tra questi, è ancora in loco la sopracaminiera realizzata tra 1688 e 1689 dall’intagliatore Cesare Neurone per la prima camera da letto della Madama Reale, originariamente situata in corrispondenza dell’attuale salone. La specchiera, che ingloba un ritratto ovale raffigurante Carlo Emanuele II, fu conservata per arredare il nuovo appartamento, dove si trova tutt’ora. Gli sguinci delle finestre furono invece realizzati ex novo per l’allestimento del 1708-1715. Decorati con ricchi ornamenti dorati che inglobano specchi ovali, sono frutto del lavoro di un altro intagliatore attivo per i cantieri reali, Michele Crotti.
L’allestimento attuale della sala restituisce un’idea del gusto con cui era ammobiliata, proponendo una campionatura degli arredi provenienti dalle collezioni sabaude, come alcuni mobili di Pietro Piffetti e ritratti dei Savoia.