Camera da letto della regina Margherita

Margherita di Savoia, moglie di Umberto I e prima regina d’Italia, fu l’ultima abitante della Palazzina di caccia di Stupinigi. Qui trascorse le sue estati durante la sua vedovanza, a seguito dell’assassinio del marito per mano dell’anarchico Gaetano Bresci (29 luglio 1900).
La Camera da letto che ospitò la regina è collocata nell’Appartamento di levante. La sua decorazione risale alla metà del Settecento: nel 1761 Giacomo Borri affrescò nella volta un’architettura a trompe-l’oeil che dilata lo spazio sfociando in un finto cupolino. Un cornicione in stucco con decoro a onde (detto “a can corrente”) e cartelle angolari raccorda le pareti alla volta. Degne di rilievo sono inoltre le quattro sovrapporte raffiguranti delle maestose nature morte di fiori e frutti, opere databili intorno al 1763 e attribuite a Michele Antonio Giuseppe Rapous, pittore specialista del genere. Allo stesso periodo risalgono anche la tappezzeria floreale in lampasso rosato, le porte e un grande letto a baldacchino, in stile Luigi XV, rivestito di damasco rosso.
L’attuale allestimento presenta una ricca e importante selezione di mobili eseguiti nel XVIII secolo e caratterizzati da preziosi intarsi in madreperla. Tra questi spiccano due scrivanie di Luigi Prinotto e l’inginocchiatoio di pregadio del celebre Pietro Piffetti. Del re degli ebanisti sono esposte anche due sputacchiere, provenienti da Villa della regina a Torino. La scelta delle opere evoca il raffinato gusto della regina Margherita per gli arredi, ricordato anche dalle cronache del tempo.

Palazzina di Caccia di Stupinigi