Camera da letto della Duchessa d’Aosta
Il secondo piano del Palazzo Reale di Torino ospita diversi appartamenti destinati ai principi reali, che venivano allestiti in occasione dei matrimoni degli eredi al trono. Nel padiglione nord-est, dieci sale furono destinate dal 1788 ai duchi d'Aosta Vittorio Emanuele e Maria Teresa d’Asburgo-Este, in vista del loro matrimonio celebratosi il 23 aprile 1789. Verso il cortile interno furono collocate le camere di parata e di udienza, mentre sul giardino furono posizionati gli ambienti più privati. Alla grande Camera del letto destinata alla duchessa d’Aosta erano annesse un Boudoir e un pregadio. L’ambiente era posizionato tra la Camera di Udienza e il Gabinetto cinese, che collegava l’appartamento con quello maschile.
Gli allestimenti furono realizzati secondo i progetti degli architetti Giuseppe Battista Piacenza e Carlo Randoni, protagonisti in Piemonte del gusto Luigi XVI e attivi anche nelle residenze di Moncalieri e di Venaria Reale.
Il repertorio iconografico scelto per la decorazione era stato elaborato con il contributo dello storico ed erudito Giuseppe Vernazza, perseguendo l’obiettivo di celebrare le virtù dei duchi con soggetti allegorici. Per gli arredi, la corte si rivolse soprattutto all’esperienza degli intagliatori Giuseppe Maria Bonzanigo e Francesco Bolgiè. Nella Camera del letto della duchessa, il tema amoroso legato alla bellezza fu interpretato dal pittore Giuseppe Paladino con Imeneo che incorona Venere posizionato al centro della struttura voltata, entro una complessa incorniciatura dipinta imitante un soffitto intagliato e dorato. Sulle pareti, gli intagli lavorati da Francesco Bolgié si localizzano in zoccolature, specchiere, porte e finestre, mentre per il letto, protetto da una balaustra, furono predisposti diversi apparati per l'estate e per l’inverno.