Appartamento della principessa
Nel 1878, dopo la separazione dal marito, il principe Girolamo Bonaparte detto Plon Plon, la principessa Maria Clotilde di Savoia si ritirò a vita privata nel Castello di Moncalieri. La fine dell’infelice matrimonio le permise di condurre finalmente un’esistenza all’insegna della fede, lontana dalla mondanità e dagli intrighi della corte. Pia e devota, Maria Clotilde passò l’ultimo trentennio della sua vita dedicandosi alla preghiera e alle opere di carità, che le valsero l’appellativo di “Santa di Moncalieri”.
La Camera da letto di Maria Clotilde, ubicata nel padiglione sud-ovest al primo piano, rispecchia a pieno la sua indole profondamente religiosa. Arredata in maniera essenziale, la camera si differenzia dagli ambienti di rappresentanza della residenza come, ad esempio, la Camera da letto della regina Maria Adelaide, madre di Clotilde. Pochi arredi, un semplice letto senza baldacchino, un tavolino da toeletta, alcune poltrone rivestite di damasco verde a richiamare la tappezzeria della stanza, conferiscono all’ambiente un tono intimo e raccolto. Nella camera è possibile ammirare il calco in gesso della statua Maria Clotilde in preghiera realizzata dal celebre scultore e compositore Pietro Canonica, qui posizionato a ridosso della morte della principessa, avvenuta il 25 giugno 1911, quando era stato avanzato il progetto, mai realizzato, di trasformare la camera da letto in un vero e proprio santuario destinato al culto della “Santa” Maria Clotilde.