Accademia Militare

Nata come scuola di formazione per i giovani della nobiltà, con un intento spiccatamente internazionale, l’Accademia Militare di Torino formò fino al 1798 i giovani aristocratici provenienti da tutta Europa, tra cui Vittorio Alfieri e il conte Camillo Benso.
Una storia gloriosa, oggi testimoniata dai pochi frammenti architettonici che rimangono ancora visibili.

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Considerata la più grave perdita del patrimonio architettonico piemontese, l’antica presenza del palazzo dell’Accademia Reale di Torino è oggi testimoniata da pochi frammenti del loggiato e della manica di levante visibili su via Verdi, a pochi passi da piazza Castello, nel cuore della Zona di Comando.
La sua storia secolare inizia con la posa della prima pietra dell’11 marzo 1675, secondo i progetti del primo ingegnere di corte Amedeo di Castellamonte, cui seguì, nel 1677, il decreto ufficiale di apertura della Reale Accademia di Savoia. L’istituzione era stata creata come scuola di formazione per i giovani della nobiltà, con un intento spiccatamente internazionale: fino al 1798 vi si formarono giovani aristocratici provenienti da tutta Europa. Lì i ragazzi venivano istruiti sulla vita di corte e sulle materie militari, ma anche sulla letteratura e sulla storia: fu frequentata, tra gli altri, da Vittorio Alfieri e dal conte Camillo Benso di Cavour. L’istituzione fu sciolta, dopo diverse trasformazioni, a seguito dell’8 settembre 1943 con la firma dell’armistizio che sanciva la resa dell’Italia verso le potenze Alleate.
In origine, l’edificio castellamontiano dell’Accademia Reale si estendeva nella parte occidentale del complesso della Zona di Comando, attorno ad un vasto cortile quadrato che costituiva il fulcro delle attività della scuola. Sui tre lati affacciati al cortile, la costruzione era caratterizzata da due ordini di gallerie su colonne binate, ma l’effetto visivo di quel linguaggio architettonico andò quasi completamente perduto nel corso del Novecento. Durante i bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, il palazzo dell’Accademia Reale fu molto danneggiato, ma comunque non in maniera irreparabile. Fu sacrificato in occasione della ricostruzione del nuovo Teatro Regio, la cui estensione si sovrappose al cortile: l’edificio dell’Accademia fu così demolito, scatenando un acceso dibattito tra i difensori delle antiche vestigia sabaude e i fautori di una ricostruzione del Teatro all’insegna della modernità.

Informazioni

Piazzetta Accademia Militare, 3 – Torino (TO)

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